Che si tratti di un impianto di riscaldamento guasto, di locali da rinnovare o di tubature da risanare: chi possiede un’abitazione si confronta costantemente con numerose sfide. Ciò vale in particolare per le riqualificazioni energetiche di case unifamiliari e plurifamiliari oppure di appartamenti in proprietà ormai datati. In molti casi serve un intervento immediato. Secondo alcune ricerche, i 2,3 milioni circa di edifici presenti in Svizzera assorbono quasi il 45% del fabbisogno energetico finale, di cui tre quarti servono per il riscaldamento. Un altro aspetto significativo dal punto di vista ambientale è che gli immobili sono altresì responsabili di un quarto delle nostre emissioni di gas serra. Questo è dovuto soprattutto all’utilizzo di fonti energetiche fossili, come olio combustibile e gas.
Quasi due terzi degli edifici residenziali svizzeri risalgono a prima degli anni ’80 e quindi, per vari aspetti, non rispecchiano più gli standard odierni. A livello nazionale sono circa un milione le abitazioni che necessitano una riqualificazione energetica. Nella maggior parte dei casi non sono adeguatamente isolate e presentano una scarsa efficienza energetica. Molte persone, tuttavia, rinunciano in partenza a una ristrutturazione a causa del grande onere in termini di tempo e finanze che essa comporta. Una riqualificazione energetica, infatti, può essere complessa e costosa.
Drastica riduzione del fabbisogno energetico
Si consiglia di non rimandare i lavori di ristrutturazione della propria casa. Da un lato perché il quadro normativo in materia di consumi energetici è sempre più severo e, dall’altro, perché la ristrutturazione ecosostenibile della propria abitazione presenta al contempo molteplici vantaggi. «Le misure di efficienza energetica, come la transizione ai combustibili rinnovabili, non solo hanno un impatto positivo sull’ambiente, dato che abbassano le emissioni di CO₂, ma possono anche garantire o aumentare il valore dell’immobile nonché il comfort abitativo», sottolinea Mario Stoppa, responsabile Ipoteche nel Personal Banking di UBS. «Inoltre, a lungo termine alleggeriscono il budget. Infatti, un edificio ristrutturato consente di ridurre nettamente i consumi nel tempo e, quindi, anche i costi».
È sufficiente un isolamento termico ottimizzato per abbattere di oltre la metà il fabbisogno energetico di un immobile. Secondo alcuni studi, nelle costruzioni più vecchie non risanate l’energia dispersa attraverso l’involucro dell’edificio può arrivare all’80%. In assenza di un adeguato isolamento e di finestre ad alta efficienza energetica si verifica un inutile spreco di risorse.
Com’è possibile fare una stima anticipata del costo di una ristrutturazione? Si rischia di imbattersi in spiacevoli sorprese? «Una ristrutturazione non deve essere un’incognita», ci tiene a precisare Mario Stoppa, che consiglia di affrontare il progetto in modo sistematico, in primo luogo mediante una chiara panoramica della situazione e partendo da una valutazione dello stato attuale. Per fare questo è possibile utilizzare il calcolatore ristrutturazioni di UBS. Questo tool gratuito calcola online i consumi energetici domestici correnti e le emissioni di CO₂ generate e indica l’opera di risanamento energetico necessaria per ridurli. In pochi passaggi viene inoltre descritto quali componenti richiedono un risanamento, quando è il momento ottimale per una ristrutturazione e l’ammontare approssimativo dei costi.